Il patrimonio costiero, la sua tutela e la valorizzazione del territorio che lo ospita: sono alcuni degli elementi alla base del progetto Med Phares, finanziato dall’Unione Europea, realizzato dalla Conservatoria delle Coste e patrocinato dal Comune di Porto Torres.
Mercoledì 30 settembre si parlerà del processo di coinvolgimento degli attori locali, nella sala conferenze Filippo Canu, a partire dalle ore 17. Il programma poggia, infatti, le proprie fondamenta sugli strumenti di partecipazione dei cittadini e sui rapporti di condivisione tra i vari portatori d’interesse locali, che potranno agevolare i tecnici nell’elaborazione dei progetti di valorizzazione. In Italia le attività di progetto interesseranno la Sardegna e in particolare il faro e la stazione di segnalazione di Sant’Elia a Cagliari, i fari e i semafori delle isole di Sant’Antioco e dell’Asinara. In Francia le azioni pilota riguarderanno il semaforo di La Mortella, il faro di La Pietra (entrambi in Corsica) e il faro di Grand Rouveau (PACA); in Tunisia i semafori delle isole di La Galite e di Zembra e Zembretta; in Libano il faro della città di Tiro. Tra gli obiettivi c’è il recupero del patrimonio costiero, l’accessibilità ai siti e il miglioramento della fruibilità e percorribilità dei sentieri di collegamento pedonale e ciclabile.
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