Seduta del 25 gennaio 2021

Tra i punti il NO alle scorie e il riconoscimento da parte dell’UNESCO del paesaggio culturale della Sardegna.

Resoconto Consiglio comunale del 25 gennaio 2021

 Video integrale https://www.youtube.com/watch?v=28UI0tK9BOY

1. Interrogazione avente ad oggetto: “Realizzazione di una Piazza in via dell’Asfodelo, quartiere Serra li Pozzi” a firma del Consigliere Bruzzi (prot. 1358 del 12-01-2021).

Sintesi dell'interrogazione

Serra Li Pozzi è l'unico grande quartiere cittadino senza una piazza e senza aree verdi, un quartiere dimenticato nonostante sia così popolato ed esteso. L'Amministrazione guidata da Luciano Mura nel 2010 con la delibera n.52 del 12 aprile ha approvato un progetto preliminare per la realizzazione di una Piazza in Via Dell'Asfodelo. Su uno standard pubblico di circa 4000 metri quadri si doveva creare una piazza con spazi complementari per il tempo libero e per lo sport. Il progetto prevede una piazza di 1500 metri quadri per consentire lo svolgimento di manifestazioni, feste di quartiere e attività collettive; un parco giochi per i bambini; un percorso "vita" per il fitness con 8 stazioni per esercizi ginnici e un campetto polivalente, la sistemazione di 10 panchine e tutte le altre aree sistemate a verde. L'opera andrebbe a compensare i deficit urbani di quell'area sviluppatasi già da tempo e che sarebbe utile uno spazio pubblico di qualità per i tanti residenti (circa 2.500) per un quartiere più vivibile.

 

Risposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Maria Bastiana Cocco.

L’Amministrazione intende riprendere l’idea progettuale dall'inizio e, con il contributo delle commissioni competenti, si potrà lavorare all’idea della stesura di un nuovo progetto preliminare. Ad esempio, Nella 7^ Commissione sono emerse proposte per la riqualificazione dell’area individuata per la realizzazione della piazza di quartiere, con proposte di ripensamento degli spazi collettivi in chiave “verde”.

 

 

2. Interrogazione avente ad oggetto: “Lavori di manutenzione strade” a firma del Consigliere Murgia (prot. n. 2189 del 18-01-2021).

Sintesi dell'interrogazione

Si chiede quali siano gli interventi programmati di manutenzione stradale, considerato lo stato di degrado in cui versano alcune vie cittadine, l'assenza di segnaletica orizzontale, passaggi pedonali poco visibili anche in prossimità di scuole, la mancanza di stalli per parcheggi (esempio in piazza della Dogana, viale delle Vigne, e così via). A ottobre sono stati affidati lavori per 206mila euro: a che punto è l'opera?

 

Risposta dell’assessore alle Manutenzioni, Giansimona Tortu.

Il mese scorso è stato stipulato il contratto di appalto per l'avvio dei lavori. Il cantiere non è stato avviato solo a causa delle insistenti piogge che da settimane interessano il territorio e che rendono impossibili interventi su strade e asfalti. 

 

3. Interrogazione avente ad oggetto “Stato dei lavori nella via Ponte Romano” a firma della Consigliera Cirotto (prot. n. 2215 del 18-01-2021);

Sintesi dell'interrogazione

Durante i lavori per la rete di distribuzione del gas sono state rivenute testimonianza archeologiche in via Ponte Romano. Si tratta di una strada molto frequentata e utilizzata sia dai residenti che da chi esce dalla città. A fine anno è stata approvata una variazione di bilancio per completare i lavori. Si chiede quindi quando si prevede l'inizio dell'intervento, se questo interesserà anche un tratto di strada più ampio, se il ritrovamento sarà reso fruibile al pubblico e quali sono le alternative più idonee per consentire ai residenti di raggiungere le abitazioni.

 

Risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Maria Bastiana Cocco.

Per quest'opera l’amministrazione comunale dispone di due distinti finanziamenti: 100mila dalle Regione Sardegna e 100mila euro dal Mibact. I lavori dovrebbero iniziare nel giugno 2021 e consentiranno la valorizzazione di quest'area archeologica di grande valore. Per la nostra città si tratta di una nuova opportunità. Questo porterà a una complessiva riorganizzazione del sito che potrebbe diventare un’area pedonale attrezzata per lo svolgimento delle visite guidate, collocato a questo scopo in una posizione piuttosto felice, vicino all’ Antiquarium turritano e all’area archeologica, e soprattutto vicino all’area portuale e alla stazione ferroviaria Porto Torres-Marittima, dove transitano i turisti. Una scelta che sarà adottata cercando di venire incontro alle esigenze di chi lavora e vive in via Ponte Romano.

 

 

 

4. Ordine del giorno sulla ferma contrarietà del popolo sardo a individuare la Sardegna come sede del deposito nazionale delle scorie radioattive - 1° firmatario il Presidente del Consiglio Sig. Salvatore Francesco Satta (prot. 2235 del 18-01-2021); APPROVATO ALL'UNANIMITA'

Sintesi dell'Ordine del giorno

La SOGIN, società pubblica di gestione del nucleare, il 30 dicembre del 2020 ha ricevuto il nulla osta del Governo per pubblicare la mappa dei siti individuati per lo stoccaggio dei rifiuti. Nella Carta nazionale delle aree più idonee (CNAPI) ad essere adibite a depositi nazionali dei rifiuti radioattivi italiani ci sono anche dei siti individuati in Sardegna.

Si chiede al Presidente della Regione e alla Giunta regionale di intraprendere ogni possibile iniziativa per ribadire la contrarietà all'utilizzo della Sardegna come deposito nazionale delle scorie e dei rifiuti radioattivi. È necessario promuovere approfondimenti tecnici e scientifici a supporto di questa posizione e coinvolgere l'intero Consiglio Regionale della Sardegna. La contrarietà si fonda, tra le altre cose, su diverse valutazioni:

  • situazioni di rischio provocate dal trasporto delle scorie attraverso l'intera penisola, l'imbarco su nave, lo sbarco in un porto isolano e il transito in arterie arterie viarie interne fortemente inadeguate;
  • all'interno dei 14 siti idonei individuati vi sono aree di elevato pregio paesaggistico ambientale, ricche di emergenze archeologiche, storiche e culturali e contraddice il percorso che da tempo la Sardegna ha avviato con un progressivo impegno volto ad esaltare il proprio territorio come Isola "della qualità e dell'eccellenza", in quanto tale, incompatibile con lo stoccaggio di rifiuti radioattivi;
  • nel 2010, il consiglio comunale di Porto Torres ha approvato all’unanimità una mozione che dichiarava il territorio comunale "denuclearizzato" e che poneva il «divieto di transito di materiali, strumenti e tecnologie finalizzati alla costruzione di centrali nucleari, comprese scorie provenienti da centrali nucleari, in tutto il territorio del Comune di Porto Torres».
  • nel 2011, con un referendum la popolazione sarda aveva espresso il fermo diniego alla ubicazione nel proprio territorio di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive;
  • nel maggio del 2019 il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato un ordine del giorno con il quale si impegnava il Presidente della Regione a "respingere ogni possibilità che la Sardegna venga inserita tra le aree idonee ad ospitare il sito sul quale sorgerà il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nel rispetto dell'esito referendario del 15 e 16 maggio 2011".

 

 

 

5. Mozione avente ad oggetto: Riconoscimento da parte dell’UNESCO del paesaggio culturale della Sardegna e la definizione del suo territorio quale “Museo Aperto” – 1° firmatario il Presidente del Consiglio Sig. Salvatore Francesco Satta (prot. 2636 del 19-01-2021); Presentata in aula dal consigliere Michele Bassu. APPROVATA ALL'UNANIMITA'

 

Sintesi della mozione

La mozione impegna il Sindaco e la Giunta comunale a porre in essere tutte le azioni necessarie per sostenere la candidatura del paesaggio culturale sardo alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Il provvedimento riguarda il singolare patrimonio archeologico isolano ma, sottolinea la mozione, deve tenere conto anche di quello che si è sviluppato negli antichi centri urbani, come i monumenti preistorici di notevole importanza di Turris Libisonis, la prima colonia fondata dai Romani in Sardegna. Le aree archeologiche, come definite dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sono talmente diffuse che risulta essere ampiamente giustificata la definizione di “Museo aperto” per la totalità dell’intero territorio regionale. È necessario attivarsi affinché i soggetti istituzionali competenti agiscano per orientare lo sviluppo della Sardegna - una delle regioni più povere d’Europa - verso un nuovo modello di sviluppo “virtuoso”, in linea con gli indirizzi di sostenibilità ambientale e sociale, di contrasto dei cambiamenti climatici, di efficientamento della società attraverso la digitalizzazione e di tutela e valorizzazione del Paesaggio Culturale.

 

 

 

6. Servizio di gestione dei canili comunali per il periodo di anni quattro. Affidamento ai sensi degli artt. 5 e 192 del D.Lgs n. 50/2016 e del D.Lgs 175/2016 alla Società in house Multiservizi Porto Torres Srl - Approvazione relazione istruttoria. Approvata a maggioranza: 13 voti a favore, 3 astenuti.

 

Alla società Multiservizi Porto Torres Srl vengono ancora affidati in gestione i canili comunali di Monte Rosè e Andriolu, che gestisce dal 2017.

Il canile di Andriolu è un canile rifugio sorto nell’area dell’ex mattatoio comunale distante circa un Km dal centro abitato dove sono ricoverati vecchi cani bisognosi di cure costanti e ormai non più adottabili. Alla data vi odierna risultano ricoverati 100 cani.

Il canile di Monte Rosè, di recente costruzione, si trova a circa dieci chilometri dall’abitato ed è attrezzato di aree verdi interne ed esterne alla struttura e di un moderno impianto di depurazione dei reflui. Oltre ad essere un canile rifugio è anche sanitario: è finalizzato non solo al pensionamento del cane ma anche all’esecuzione degli accertamenti anagrafici e dei trattamenti medici e chirurgici (identificazione, sterilizzazione, pronto soccorso, trattamenti immunizzanti e antiparassitari) sugli stessi e anche su quelli vaganti nel territorio. E’ quindi un luogo dove avviene un continuo avvicendamento dei cani catturati, che, al termine delle operazioni sanitarie, vengono dichiarati adottabili ed inseriti nel canile rifugio, oppure sterilizzati, anagrafati e rimessi in ambiente. Per questo motivo, in questa struttura, il numero dei cani ospitati varia in continuazione.

Dopo aver verificato su Consip l'assenza di convenzioni attive e non aver ricevuto adesioni a un avviso esplorativo lanciato su Cat Sardegna, le strutture vengono affidate di nuovo in gestione alla società in house del Comune di Porto Torres, con un adeguamento del prezzo (2,30 euro al giorno per cane, per il canile rifugio e 3,00 euro al giorno per cane, per il canile rifugio sanitario).

 

Porto Torres, 11/02/2021

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