Opposizione avverso la cartella esattoriale

• Il trasgressore o l’eventuale  obbligato in solidale possono ricorrere avanti al Giudice di Pace avverso la cartella di pagamento (cartella esattoriale), entro 30 giorni dalla notificazione del titolo, per:

1. contestare nel merito il medesimo titolo esecutivo quando ricorrono congiuntamente le  seguenti condizioni:

• sia stato formato un ruolo e notificata la cartella di pagamento;
• il verbale o l’ordinanza ingiunzione prefettizia,  sulla base del quale il ruolo è stato formato,  non sono state notificati al ricorrente;
• la notifica nei loro confronti è viziata  da  nullità;
• vi sia stata iscrizione a ruolo in pendenza di ricorso o è stata effettuata opposizione avverso il  verbale;

2. dedurre vizi legati all’attività di riscossione o all’esecuzione inerenti:

• a fatti che hanno effetto estintivo del ruolo, come prescrizione, pagamento, morte dell’autore del fatto, ecc.;
• ad errori nella   formazione del ruolo che incidono sul  diritto ad iniziare o continuare l’esecuzione forzata;
• a vizi di forma nell’attività di esecuzione forzata del concessionario;
• a vizi  attinenti  le modalità ed i tempi della notifica della cartella di pagamento;
• a difetto di elementi idonei ad identificare il titolo di pagamento o a vizi di regolarità formale della cartella esattoriale.

In sede di impugnativa della cartella esattoriale non è, invece, consentita opposizione tendente  a contestare la sussistenza dell’illecito  amministrativo accertato: questa, infatti,  può essere proposta solo nei confronti del verbale di accertamento e sempre nel rispetto dei termini perentori (60 giorni) prescritti.